La Comunità Maddalena Istituto di Riabilitazione Psichiatrico è una struttura psichiatrica residenziale ad alta intensità assistenziale per 10 ospiti.
L'attività sanitaria è svolta in regime residenziale per ventiquattro ore giornaliere nell'arco dell'intero anno.
La Comunità Maddalena è iscritta nel Registro Regionale delle strutture accreditate al n° 456 ed è convenzionata con l'Azienda Sanitaria Locale di Brescia.

Principi fondamentali
I principi istituzionali della Comunità Maddalena sono quelli di proporsi come casa residenziale, dove le persone portatrici di una patologia psichiatrica possano, a seguito d'interventi di carattere sociosanitario, raggiungere obiettivi condivisi in un ottica di maggior benessere.
L'impegno terapeutico e riabilitativo - risocializzante non s'intende esclusivamente rivolto al "compenso psichico", ma mira all'acquisizione di autonomie e competenze che consentano un innalzamento della qualità della vita.

La residenza
La Residenza è in una struttura abitativa, articolata in due piani: al primo piano, ad ovest, ci sono quattro camere da letto singole, ad est ci sono quattro camere da letto singole, ed una stanza per la lavanderia; ogni due camere è frapposto un bagno.
Al piano terreno ci sono: una cucina con attigua dispensa, una sala mensa, un ingresso principale, una camera da letto a due posti, lo studio medico-colloqui, lo spogliatoio per il personale, l'infermeria ed una sala per gruppi terapeutici e per accogliere i familiari; esistono inoltre doppi servizi con antibagno.
I due piani sono in comunicazione sia tramite una scala che tramite un ascensore, con portata di numero 8 persone, quindi con spazio per accogliere eventuali persone non deambulanti.
I locali sono arredati ed attrezzati secondo un gusto di civile abitazione e sono funzionali per tutte le esigenze di vita. Inoltre, nel rispetto delle direttive comunitarie, l'ambiente, e soprattutto le camere personali, possono essere arricchite con arredamento personalizzato.
Attorno al perimetro della casa si trovano un giardino e ampi spazi asfaltati.
Per le attività all'aperto sia del tempo libero che ludiche, adiacente alla struttura c'è un Centro Diurno e un'area verde adibita ad orto.

Organico e ospiti
Il personale è costituito dal Direttore di struttura, dal Direttore Sanitario, dal Medico Psichiatra, dal personale Infermieristico, da Psicologi/ Psicoterapeuti, da Educatori Professionali Sanitari da Tecnici della Riabilitazione Psichiatrica, da Operatori Socio Sanitari e Generici, dalla cuoca e dall'impiegata.
La tipologia degli ospiti verso i quali la Comunità stessa tende a rivolgersi è formata da persone, in una fascia d'età che si estende, dai diciotto ai sessantacinque anni, aventi una patologia psichiatrica così qualificata: schizofrenia ed altri disturbi psicotici, disturbi dell'umore, disturbi di personalità, disturbi correlati all'uso di sostanze (questi ultimi specificamente in comorbidità con gli altri disturbi precedentemente elencati) che necessitino di un intervento riabilitativo.

Obiettivi
L'obiettivo dell'intervento riabilitativo è aiutare gli ospiti a sviluppare le abilità personali e sociali necessarie per sostenere una vita adeguata sia all'interno della comunità che nell'ambiente in cui sceglieranno, una volta conclusa l'esperienza comunitaria, di risiedere, lavorare e socializzare, con la maggior autonomia possibile rispetto al quadro psico-patologico di base.
L'ambiente offerto dalla Comunità Maddalena è rivolto a garantire un contesto ambientale il più possibile confortevole, partendo dai bisogni primari per l'uomo riproponendo ritmi di vita reali e stimolanti, in relazione alle capacità di tenuta emotiva di ciascun ospite. Lo scopo è quello di dare all'ospite una possibilità di recuperare le proprie capacità di fondo inficiate dalle problematiche psichiche, di riacquisire abilità e competenze via via più concrete e strutturate, di potenziare e consolidare le capacità relazionali, le abilità sociali e le autonomie personali, nella direzione di un miglioramento generale della qualità della vita.
Per concretizzare tale obiettivo, la vita nella struttura prevede:
- l'ingresso e la permanenza in Comunità per libera scelta del singolo individuo;
- l'accettazione delle regole e dello stile di vita proposti;
- la condivisione degli obiettivi riabilitativi personali individuati insieme al Servizio Territoriale di appartenenza;
- lo stimolo alla partecipazione alle diverse attività individuali o di gruppo proposte, in base al progetto individuale di ciascun ospite;
- la possibilità, se il progetto individuale lo prevede, di partecipare a corsi formativi e/o di attivare Sperimentazioni in Ambiente Reale, sia interni, che esterni alla struttura.
- la possibilità, se il progetto individuale lo prevede, di attivare inserimenti lavorativi;
- il coinvolgimento dei familiari, nel progetto terapeutico riabilitativo, ove sia possibile;
- Il mantenimento, con eventuale ridefinizione, dei rapporti con i familiari e con gli amici, secondo le condizioni cliniche e psicopatologiche del paziente via via delineatesi.

Metodologia adottata.
L'impegno di tutto l'organico è quello di creare un clima naturale e di serena convivenza, col tempo scandito dalle usuali incombenze della vita d'ogni persona, ma vissute in gruppo. La separazione dal mondo esterno è proporzionata al grado di benessere personale, partendo da un iniziale condizione di maggior protezione per poi svilupparsi verso una sempre più complessa integrazione con la realtà esterna.
La ripresa dei comuni ritmi di vita e l'adeguamento al più vasto ambiente socioculturale (pur nel rispetto della specifica identità del singolo), avvengono anche tramite la valorizzazione della quotidianità e la "scoperta e modificazione di sé" nel "concreto comunitario".
Importanza è attribuita all'intervento medico psichiatrico, condotto con un'attività sanitaria innovativa e calibrata sulla persona, per permetterle di vivere, a gradualità crescente, il clima comunitario, con partecipazione e protagonismo.
Anche il personale infermieristico non si ferma all'aspetto tecnico curativo, sebbene importante, ma è animato dal perseguimento della funzione educativa e di supporto verso ogni ospite.
Allo stesso modo, il personale ausiliario è formato per effettuare gli interventi di competenza prestando un'attenzione particolare alla dimensione relazionale.
L'apporto del personale educativo, con qualifica di tecnico della riabilitazione psichiatrica o di educatore professionale sanitario è mirato ad affiancare gli ospiti perché riscoprano o acquisiscano competenze sociali, facendo sì che l'ospite abbia l'opportunità di praticare, sempre con più estensione qualitativa e quantitativa, le abilità acquisite.
A questo si aggiungono gli strumenti per restituire alla persona dignità spazio-temporale: i colloqui con le varie figure professionali competenti e tutte le attività ed i laboratori con fini riabilitativi e risocializzanti.
Il lavoro d'equipe interna si arricchisce con intenso interscambio informativo e di allineamento con il servizio inviante attraverso riunioni periodiche verbalizzate con i referenti al fine di perseguire concretamente ed in sinergia il Percorso Terapeutico Riabilitativo.
Complessivamente sarà significativo il clima che orienta e gradualmente aiuta a mutare le modalità di relazione, di affrontare i problemi, di progettarsi nel tempo.

Modalità di ammissione
L'ospite accede alla Comunità Maddalena volontariamente sulla base d'una richiesta formulata da uno psichiatra dell'U. O. di provenienza, preferibilmente dal medico di riferimento del C.P.S. (Progetto Terapeutico Riabilitativo Individuale).
La richiesta viene valutata dal medico psichiatra e dalla direzione della Comunità stessa e, se ritenuta compatibile con gli obiettivi e con le possibilità e le modalità d'intervento della Comunità Maddalena, viene accettata, previa eventuale messa a punto del progetto con il sfervizio inviante.
Durante il colloquio preliminare vengono date all'interessato tutte le informazioni relative alle attività svolte in comunità, assieme alla possibilità di visitare la struttura.
Inoltre gli vengono comunicati gli obiettivi del proprio programma terapeutico e le regole che è invitato a seguire.
La permanenza presso la Comunità è a carattere volontario ed in qualsiasi momento l'ospite può decidere d'interrompere il programma.
Il progetto terapeutico per ogni ospite è concordato, antecedentemente ad ogni loro inserimento, con il Servizio psichiatrico pubblico inviante (DSM/UOP), sia per quanto riguarda i tempi che per modalità e contenuti del programma terapeutico riabilitativo.

I documenti necessari che il richiedente deve produrre sono:
- la proposta del medico psichiatra dell'U. O. di provenienza (PTI)
- la tessera sanitaria
- l'attestazione della patologia in corso, rilasciata dalla struttura sanitaria competente
- codice fiscale
- documento di identità

Registro delle liste di attesa
La Comunità Maddalena, ubicata a Visano (BS) s'è imposta alcune priorità nell'accettazione degli ospiti.
Fermo restando che in Comunità Maddalena possono essere accettati ospiti provenienti da tutto il territorio nazionale, il criterio scelto è stato quello della maggiore vicinanza territoriale fra la Comunità Maddalena e le varie unità Operativa di Psichiatria del servizio pubblico.

Ad ogni richiesta di ammissione seguirà una risposta da parte del presidio a cui è rivolta che verrà conservata nel registro delle liste di attesa / dinieghi.

Modalità di dimissione dal servizio
Le dimissioni a fine periodo comunitario vengono concordate dall'equipe della Comunità con il servizio inviante e con l'ospite.
Nelle situazioni di eventuale scompenso psicopatologico, che possono occorrere durante il programma terapeutico riabilitativo, l'ospite potrà eventualmente essere ricoverato presso l'SPDC di competenza territoriale, previ accordi con il servizio inviante. Analogamente, qualora si presentino condizioni di patologie organiche, che non permettano la gestione della situazione in struttura, in collaborazione con il medico di base, il paziente verrà inviato presso il Pronto Soccorso di competenza territoriale per la valutazione e le eventuali indagini e cure del caso.
Altrettanto l'ospite, se ha comportamenti incompatibili con le regole comunitarie può essere allontanato.
Di norma, negli ultimi mesi di comunità, la persona affronta il programma di preparazione al rientro presso la propria abitazione e/o famiglia o, se tale soluzione è ritenuta non attuabile, viene sostenuto nel reperire adeguata sistemazione abitativa e lavorativa e a crearsi o riattivare una rete di relazioni sociali di supporto. Qualora ciò non sia possibile, se l'ospite dimostra un buon livello raggiunto di autonomia, la Comunità Maddalena può avvalersi dell'opportunità di proporre il passaggio presso Casa Marconi, comunità psichiatrica a bassa intensità assistenziale in Visano, dotata di tre posti, come passaggio intermedio al ritorno sul territorio.

Tipologia delle attività previste

1. ATTIVITA' DI PRIMA ACCOGLIENZA
- Colloquio di ingresso
- Presa in carico dell'ospite
- Valutazione di compatibilità con i programmi in corso

2. ATTIVITA' DI RACCORDO E COORDINAMENTO CON I SERVIZI DEL TERRITORIO DELL'A.S.L DI APPARTENENZA E CON IL D.S.M.

3. ATTIVITA' DI COLLABORAZIONE CON I SERVIZI SOCIALI COMUNALI.

4. ATTIVITA' DI COORDINAMENTO E COLLABORAZIONE CON IL CENTRO SERVIZI VOLONTARIATO ED ASSOCIAZIONI E COOPERATIVE DEL TERZO SETTORE.

5. ATTIVITA' CON LE FAMIGLIE
- Rapporti costanti con le famiglie e figure "significative" per scambi informativi del familiare/ospite
- Incontri psicoterapeutici con il nucleo familiare, presente l'assistito

6. ATTIVITA' TERAPEUTICHE
Ogni ospite ha a disposizione più specifici spazi terapeutici a cadenze settimanali o quindicinale:
- colloqui psico-educazionali
- colloqui di counselling
- colloqui di psicoterapia individuale
- colloqui di psicoterapia e/o consulenza famigliare
- incontri di gruppo a cadenza settimanale

7. ASSISTENZA PSICHIATRICA
a) il colloquio clinico con l'ospite, ai fini di valutarne non solo la diagnosi psicopatologica, ma soprattutto il momento evolutivo della sindrome in atto;
b) le verifiche periodiche attraverso il confronto in equipe con tutti gli operatori (Coordinatore- Psicologa Psicoterapeuta, educatori/trp, infermieri).
c) il confronto con i sanitari della ASL d'appartenenza dell'assistito, che rimangono i principali referenti psichiatrici dei loro pazienti nel Centro.

8. ATTIVITA' EDUCATIVE, ANIMATIVE E FORMATIVE

 

Le attività

Le attività sanitarie e le attività educative, miranti entrambi alla riabilitazione degli ospiti, sono individualizzate con lo scopo di favorire la partecipazione degli ospiti allo svolgimento dei programmi giornalieri.
In particolare le attività svolte nel loro complesso sono così sintetizzate:
- Nella fase d'ingresso la persona è seguita, secondo le linee tracciate dal medico psichiatra, da tutto il personale, permettendo alla stessa di ambientarsi e trovare una propria dimensione di adattamento e partecipazione in comunità.
- Da parte del medico psichiatra viene effettuata una valutazione della persona, con relativo programma di inserimento, condiviso dalla stessa; programma che, poi, si evolve, secondo le caratteristiche del soggetto, nel rispetto della sua identità e tenendo conto del quadro psicopatologico, in seguito alle acquisizioni di competenze via via più specifiche.
- Vengono effettuati colloqui con il medico psichiatra in modo programmato e settimanale oltre a colloqui aggiuntivi che possono avvenire per richiesta dell'interessato o su iniziativa dello psichiatra stesso.
- Il soggetto è inserito in un ambiente nel quale può interloquire e relazionare con le varie figure professionali e nel quale vengono strutturati incontri personalizzati con le varie figure dell'equipe.
- La terapia prescritta dal medico psichiatra e somministrata dagli infermieri è assunta dagli ospiti secondo l'orario stabilito e le modifiche della stessa vengono concordate con il paziente e ne viene informato il servizio inviante.
- Gli infermieri, gli educatori, il personale ausiliario, nell'orario di lavoro, condividono fisicamente gli spazi con gli ospiti, instaurando con loro, nei vari momenti della giornata e durante le attività ergoterapiche, culturali, formative e sportive, un rapporto improntato al supporto dell'ospite, ciascuno secondo le proprie competenze professionali specifiche. Viene svolta una riunione settimanale per e con gli ospiti dove ci si confronta in modo costruttivo e concreto sull'andamento individuale e di gruppo, cercando di creare un clima propositivo, basato sullo stimolo verso la riscoperta di ulteriori consapevolezze, in un ottica di potenziale cambiamento in senso evolutivo.
- Vengono effettuate riunioni d'equipe con cadenza settimanale, il cui contenuto viene trascritto su appositi moduli di rapporto, oltre ai passaggi di informazioni quotidiane (verbali o scritti sul libro delle consegne) tra le diverse figure professionali.

Le attività lavorative terapeutiche svolte dagli ospiti in comunità contribuiscono a costituire un clima di vita reale, dove il soggetto è protagonista e si misura con le proprie fragilità/capacità.
Si tende a concepire le attività come momenti che centrano la giornata su un fare costruttivo, con posizioni di responsabilità ed impegno, utili per sviluppare una personale capacità progettuale.
In particolare le attività laboratori ali di gruppo proposte sono:
- attività di costruzione di oggetti di artigianato in legno
- attività di falegnameria
- laboratorio cucina
- laboratorio cura di sé e degli ambienti di vita comune
- laboratorio artistico
- laboratorio sportivo
- laboratorio di informatica
- laboratorio di lettura del giornale
- laboratorio di cineforum
- attività di manutenzione degli spazi verdi

Tutte le attività sono svolte con la partecipazione di operatori preposti (educatori, infermieri, personale ausiliario, maestri di lavoro), dando spazio alla crescente e possibile assunzione di consapevolezza rispetto ad abilità nell'espletare le mansioni indicate e favorendo l'assunzione di posizioni lavorative sempre più strutturate ed affidabili.

I corsi in comunità sono tenuti da esperti professionisti esterni, dotati di capacità valutative circa il contesto della comunità; ci si avvale anche dell'opera del personale interno, se dotato di qualificate e specifiche competenze tecniche inerenti al corso attuato.
Per agevolare contatti con l'esterno, in risposta a specifiche inclinazioni personali, la comunità favorisce, trascorso un adeguato periodo comunitario, la partecipazione ad attività esterne di carattere formativo, sportivo e ludico, quali ad esempio: corsi di computer, corsi professionali, corsi di musica, corsi di pittura, corsi di fotografia, corsi d'equitazione, corsi di nuoto, attività sportive ulteriori (ginnastica generale, aerobica, etc.), partecipazione a gruppi sportivi della zona (calcio, pallavolo, pallacanestro, etc.).
Quando sia opportuno nelle fasi avanzate del programma comunitario verranno favorite partecipazioni presso associazioni di volontariato presenti su territorio della Comunità e/o su quello di appartenenza.
Per stimolare nuovi modi di vivere il tempo libero e per contribuire al mantenimento di un adeguato contatto con la realtà esterna; ad ogni fine settimana e nei giorni festivi sono organizzate, con libera adesione, uscite in gruppo ristretto, accompagnati da un operatore, per assistere a rappresentazioni cinematografiche, teatrali, musicali, cabarettistiche, sportive o per visitare paesi e città limitrofe.
Quotidianamente gli ospiti, previo permesso dell'operatore delegato, possono recarsi in paese per assolvere esigenze personali ritenute giustificate dall'operatore, avendo a disposizione alcune ore del pomeriggio, essendo la mattina interamente dedicata alle attività terapeutiche riabilitative della struttura.
Viene, inoltre, considerato una potenziale risorsa aggiuntiva, il contatto costruttivo dell'ospite con la propria famiglia. Pertanto, qualora sia possibile, tale contatto verrà agevolato e se necessario l'equipe della struttura avrà ruolo di mediazione con le varie figure familiari.

Regolamento di Vita Comunitario


Le regole di vita comunitaria, la cui adesione è espressa con la firma del modulo di consenso informato per il trattamento riabilitativo, sono le seguenti:

1) L'ammissione in Comunità sottende, da parte dell'ospite, un rapporto di fiducia verso la struttura e per tale motivo, il soggetto deve assumere un comportamento responsabile in ogni momento, nel rispetto e nella comprensione dei diritti degli altri ospiti, con la volontà di collaborare con il personale medico, infermieristico, educativo e assistenziale.
2) Le visite dei familiari e degli amici avvengono secondo orari e modalità regolamentate; in alcuni periodi può essere necessario, per scopi puramente terapeutici, che la frequenza delle visite per il singolo soggetto venga ridotta.
3) L'ospite è tenuto a mantenere un comportamento corretto con gli operatori e con gli altri ospiti e ad osservare le norme di vita comunitaria e quindi di buona convivenza, rispettando anche il silenzio negli orari di riposo diurno e notturno.
4) L'ospite è tenuto al rispetto degli ambienti, delle attrezzature e degli arredi che si trovano all'interno della comunità.
5) L'ospite è tenuto ad accogliere gli stimoli per perseguire gli obiettivi del programma terapeutico, riabilitativo, risocializzante come concordato; a partecipare alle riunioni settimanali della Comunità e ad accettare i colloqui individuali.
6) L'ospite è tenuto all'assunzione della terapia prescritta dal medico psichiatra, secondo gli orari stabiliti.
7) E' vietato in qualsiasi modo il commercio/scambio di oggetti e abiti.
8) E' vietato fumare in tutte le strutture.
9) L'ospite è tenuto a rispettare le norme stabilite dalla direzione e, secondo tempi e modi programmati (con un impegno progressivamente crescente in relazione al procedere del periodo comunitario), ad aderire al progetto individuale da essa impostato, concernente sia le attività fondamentali, sia quelle alternative/facoltative.
10) L'ospite è tenuto ad aderire, con motivato interesse, al ventaglio di proposte nelle aree delle attività terapeutiche di gruppo, terapeutico lavorative, terapeutico culturali – formative, sportive, del tempo libero, di preparazione all'inserimento lavorativo, interne ed esterne alla Comunità, nel rispetto delle proprie capacità personali.
11) L'ospite è tenuto all'uso esclusivo dei propri oggetti concernenti l'igiene personale, all'utilizzo corretto dei servizi igienici ed alla cura quotidiana dell'igiene e del vestiario.


Diritti dell'ospite


Alle persone che si rivolgono alla Comunità Maddalena Istituto di Riabilitazione Psichiatrico sono riconosciuti i seguenti diritti:

A) essere assistito e curato con premura ed attenzione, nel rispetto della dignità umana senza distinzione di razza, di sesso, di reddito, di convinzione religiose, di filosofie e politiche professate. La persona ha anche il diritto di ricevere il servizio offerto con la dovuta continuità senza indebite o repentine interruzioni;
B) essere rispettato per la propria individualità storica, riservatezza, sensibilità e per il proprio eventuale dolore esistenziale;
C) per i primi periodi in comunità, avere il tempo di ambientarsi, per esprimere la propria intenzionalità al programma da intraprendere.
D) ottenere informazioni accurate e comprensibili sul proprio stato di salute, sull'esito degli accertamenti diagnostici effettuati, sulla terapia da praticarsi, sulla prognosi del caso;
E) ottenere dalla direzione, dal medico psichiatra o da operatori delegati, informazioni sulle prestazioni erogate dall'Istituto, sulle modalità di accesso.
F) ricevere tutte le notizie che gli permettono di formulare il proprio consenso/dissenso sul programma riabilitativo prospettato dal medico psichiatra e dalla direzione.
G) di avere diritto a ricevere un'assistenza che integri, dal punto di vista organizzativo, efficacia ed efficienza;
H) ottenere che i dati relativi al proprio disagio mentale ed ogni altra circostanza che lo riguardi o che riguardi i propri familiari, rimangano segreti;
I) poter identificare gli operatori con cui entri in relazione;
J) proporre reclami di qualsiasi genere che devono essere sollecitamente esaminati; la comunità garantisce alla persona di offrire puntuali risposte e chiarimenti per doglianze e reclami rivolte al Direttore;
K) Altro (eventuali diritti personali segnalati dagli ospiti e condivisi dalla Direzione)